«La Messa è la gioia del vero cristiano» diceva il beato Giacomo Alberione. Il messalino quotidiano "Sulla Tua Parola" è uno strumento semplice e completo, indirizzato a sacerdoti e laici, che offre la possibilità di un immediato utilizzo sia per la Messa che per la meditazione personale. Presenta inoltre coinvolgenti approfondimenti quotidiani sulla vita di santi, beati, venerabili, servi di Dio.
Pane Quotidiano è un bimestrale che consente di avere la Parola di Dio di ogni giorno sempre a portata di mano, per la preghiera personale, in famiglia, in comunità.
Parlare del dolore è difficile e drammatico. Rischia la retorica. E se fosse proprio chi soffre a condurre la riflessione? Allora la prospettiva cambia. Spaccato in due è l'alfabeto di Gianluca, un ragazzo di vent'anni che per due ha combattuto contro un sarcoma osseo, coinvolgendo nella sua lotta amici e compagni di scuola, trasformando, grazie alla fede, la sua e - soprattutto la loro vita. Gianluca è morto il 30 gennaio 2015, pochi giorni prima dell'uscita del suo libro, che ora resta per tutti come un messaggio di speranza.
Il volume riproduce il testo del Pontificale del 1485, commissionata da papa Innocenzo VII a Patrizi e Burcardo, cerimonieri pontifici. Nella storia del Pontificale l'opera del Patrizi e del Burcardo ha avuto un ruolo importante in quanto la loro edizione segno una fase decisiva nell'evoluzione di questo libro liturgico tipico del vescovo. Essa ha attraversato secoli di prassi celebrativa, ha lasciato un'impronta nella riforma liturgica del Concilio di Trento, e per vari contenuti caratterizza ancora oggi la lex orandi del Rito romano, rinnovata secondo le indicazioni del Vaticano II.
Il volume delle Confessioni è un best seller di tutti i tempi a partire dalla sua data di composizione. Ne fu consapevole Agostino stesso, che così scrisse: "I tredici libri delle mie Confessioni lodano Dio giusto e buono per le azioni buone e cattive che ho compiuto, e volgono a Dio la mente e il cuore dell'uomo. [...] So che sono molto piaciuti e tuttora piacciono a molti fratelli". Con questo lavoro p. Ferlisi si propone di guidare la lettura del capolavoro agostiniano per aiutare a scoprirne la straordinaria ricchezza e la perenne freschezza che affascina e fa bene all'animo. Di ciascun libro egli offre innanzitutto una visione d'insieme ed evidenzia i punti centrali nei quali esso si articola. Quindi, di ogni punto annota prima la serie degli "eventi" storici che Agostino rievoca e poi la "lettura degli eventi", ossia l'interpretazione psicologica e spirituale di fede che lo stesso Agostino, a distanza di tanti anni, da vescovo, ha tentato di fare.
"Ultimamente mi sono chiesto più volte: cosa posso lasciare di meglio a tutti quelli che mi hanno conosciuto e amato? Qual è l’aspetto dell’eredità agostiniana che mi sta più a cuore? I suoi trent’anni di ricerca sullo Spirito Santo; il suo cantico nuovo sull’Amore, che abita nel nostro cuore. È lo Spirito Santo in persona la vera Grazia di Dio che ci abilita a vivere da veri Figli di Dio, capaci di costruire il mondo nuovo, più umano e fraterno, che Gesù è venuto a proclamare con la sua vita e il suo Vangelo. Questo Spirito che è tutto l’Amore di Dio, Gesù ce lo ha messo nel cuore il giorno del nostro Battesimo. Ma molti, troppi, non lo sanno o vivono come se non lo sapessero. Per S. Agostino, che ha vissuto costantemente alla ricerca della Verità dell’Amore, è stata la scoperta più sconvolgente. Mi sembrava inutile morire senza dirlo a tutti: un testamento come l’ultimo urlo e il regalo più bello!".
Un sussidio bimestrale semplice, completo e prezioso, che favorisce nel fedele una partecipazione attiva e proficua alla celebrazione quotidiana dell’Eucaristia. Il beato Giacomo Alberione, infatti, diceva che «la Messa è la gioia del vero cristiano». È pensato sia per i sacerdoti che per i laici; sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa che per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche. Le parole non riescono a descrivere l’unicità, la completezza e la bellezza di questo messalino: bisogna tenerlo in mano e sfogliarlo! Chi lo acquista non lo lascia più!
Un piccolo libretto su uno dei nomi piu' diffusi in Italia.
Dell'attualità di Agostino è difficile dubitare. La sua avventura umana e ancor più il tempo in cui è vissuto ce lo rendono vicino. Nel suo tempo, infatti, così come nel nostro, imperavano crisi e trapassi di civiltà. La sua ricerca della Verità ha attraversato ogni dubbio, ha sperimentato ogni cammino, anche quello della negatività e dell'errore e soprattutto ha coraggiosamente abitato la propria interiorità, luogo che può farci più paura del deserto, per trovare nel suo cuore le risposte alle domande più inquietanti. Soprattutto per trovarvi Colui che è il traguardo di ogni cammino alla ricerca della propria identità. In questo volume R. Doni, con l'eleganza letteraria che lo distingue, ci propone un ritratto moderno di Agostino, attingendo ai fatti salienti della sua vita e soprattutto ai suoi scritti.
Questo libro riprende esplicitamente anche nel titolo il De vera religione di Agostino, con le sue due tesi essenziali. La prima è che da sempre all'interno dell'uomo abita la Verità - luce visibile non con gli occhi del corpo, ma con quelli della mente, oltre lo spazio e il tempo. La seconda è che fede cristiana e filosofia sono la medesima cosa, in quanto l'appello evangelico alla sequela di Cristo con la rinuncia a sé stessi coincide con la filosofia, nel suo senso originario di distacco, «esercizio di morte», come la definisce Platone, e come fu ben chiaro ai primi Padri della Chiesa. Mentre le teologie fondate sulle Scritture non superano l'esame della filologia e della critica storica contemporanea e il cristianesimo sembra così avviarsi al tramonto, la religione vera si mantiene nella mistica, che è la forma di vita che prosegue quella filosofica del mondo classico: Meister Eckhart, san Giovanni della Croce, Henri Le Saux-Abhishiktananda ne sono alcuni degli esempi, antichi e moderni. A essi, e innanzitutto ad Augustinus magister, occorre perciò fare riferimento, oggi più che mai.